Quando viveva a
La Mecca, Maometto aveva molti nemici ma, nonostante li minacciasse, non era
mai stato violento. Ora era diventato una forza politica e iniziò a tener fede
a quelle minacce. Il Corano riflette chiaramente questo cambiamento, e per
questa ragione gli studiosi lo dividono in Corano della Mecca e Corano di
Medina. Dato che non è organizzato in ordine cronologico, per un laico è
difficile distinguere questa distinzione. Tuttavia, diventa molto chiaro quando
si organizza il Corano nel suo corretto ordine cronologico.
Dal Corano della Mecca:
88:21 Avvisali, perché [Maometto] sei solo un ammonitore. Non hai alcuna autorità su di loro, ma chiunque torni indietro e non creda verrà terribilmente punito da Allah.
Confronta questo estratto con il seguente tratto dal Corano di Medina:
8:12 Allora il tuo Signore parlò ai Suoi angeli e disse:
"Io sarò con voi. Date forza ai
credenti. Incuterò il terrore nei cuori del Kaffir, taglierò
le loro teste e anche le punte delle loro
dita!" Questo perché si opposero ad Allah e al Suo
Messaggero. Quelli che si oppongono ad Allah e al
Suo Messaggero saranno severamente puniti da Allah.
Esclamammo: “Questo è per voi! Provatelo e sappiate che
I Kaffir riceveranno il tormento del fuoco”.
Maometto chiarì
che in caso di contraddizione nel Corano, si sarebbe abrogato (annullato) il
versetto precedente e considerato il seguente. Dal momento che il Corano non è
scritto in ordine cronologico, è impossibile capirlo senza sapere che sono
stati abrogati dei versi. I musulmani fanno spesso riferimento a citazioni
sulla non violenza tratte dal Corano della Mecca, ma non fanno presente che
questi versi sono stati abrogati da quelli successivi.
Vorrei che ora vi
concentriate, perché sto per spiegare un aspetto molto importante dell’Islam
che è un po’ impegnativo. Nonostante ciò, è molto importante per comprendere
l’Islam.
Come abbiamo
appena visto, i versetti posteriori del Corano abrogano i precedenti, ma
sappiamo già che il Corano è considerato la parola perfetta di Allah. Nella
logica occidentale, quando due cose si contraddicono, una di loro deve essere
sbagliata. Nella logica islamica, invece, due cose possono contraddirsi e anche
così essere giuste.
Il Corano dice ai
musulmani di seguire l’esempio di Maometto, ma quale esempio? Alla Mecca,
Maometto non usò mai la violenza contro i Kaffir e nei primissimi giorni mostrò
anche una certa tolleranza verso le altre religioni.
Una volta giunto a Medina,
Maometto usò quasi sempre la violenza per raggiungere i suoi obiettivi, e non
mostrò mai alcuna tolleranza per i Kaffir.
Il Corano di Medina
è quello più recente, per cui abroga il Corano della Mecca, eppure quest’ultimo
è ancora valido perché il Corano (e Maometto) è perfetto. Pertanto un musulmano
può seguire i due esempi, anche se l’esempio di Medina è il migliore perché è
il più recente. Quindi come fa a sapere un musulmano quale scegliere? Come al
solito, dobbiamo rivolgerci all’esempio di Maometto per conoscere la risposta.
Alla Mecca, Maometto non era potente, ed era circondato da nemici.
Durante
questo periodo ha predicato certa tolleranza e la non violenza. Quando andò a
Medina, divenne potente e usò spesso la violenza per raggiungere i suoi
obiettivi.
L’esempio di
Maometto su come comportarsi non è coerente, ma varia secondo le circostanze.
Se non vi trovate in una posizione di potere, state tranquilli e non attirate
l’attenzione su di voi. Utilizzate il tempo per diventare più forti e aumentare
in numero, fino a diventare abbastanza potenti per iniziare la Jihad. Questo è
l’esempio di Maometto, o “Sunna”, che proviene dall’hadith (Tradizioni di
Maometto) e dalla Sira (la sua
biografia).
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