sabato 27 agosto 2016

8 La battaglia di Badr

 

Una grande carovana era sulla via del ritorno alla Mecca, carica di merci e tesori. Maometto ne sentì parlare e decise di attaccarla e rubare il tesoro. Alcuni dei suoi uomini erano riluttanti a farsi coinvolgere, dato che avevano dei parenti tra i Quraysh e poiché erano tribù affini. Ucciderli era sempre stato vietato prima del tempo dell’Islam, ma ora era stato reso lecito da Maometto.

Maometto partì all’attacco con un piccolo esercito, ma la carovana fu informata del suo arrivo e inviarono il fantino più veloce alla Mecca per chiedere aiuto. I meccani misero rapidamente in piedi un esercito, che marciò a nord per difendere la carovana. Tuttavia, quest’ultima riuscì a evitare
l’esercito di Maometto e ad arrivare furtivamente alla sicura Mecca. Anche se la carovana si trovava ormai al sicuro, l’esercito meccano decise di portare a termine l’attacco contro i musulmani in un luogo chiamato Badr.

Fino a quel momento i combattenti di Maometto non avevano mai combattuto una vera e propria battaglia e la maggior parte dei loro obiettivi erano state piccoli carovane commerciali. I musulmani si trovavano in grande inferiorità numerica, ma prima che la battaglia iniziasse, Maometto ebbe una rivelazione, che è registrata nella Sira:

I445 Volarono alcune frecce e un musulmano fu ucciso. Maometto si rivolse al suo esercito: “In nome di Allah, ogni uomo che morirà oggi combattendo con coraggio e avanzerà senza retrocedere entrerà in Paradiso." Uno dei suoi uomini, che fino a quel momento aveva mangiato dei dattili, chiese: “Vuoi dire che tra me e il Paradiso c’è solo la morte per mano dei Quraysh” Gettò via i datteri, prese la sua spada e si mise a combattere. Il suo desiderio fu esaudito e venne ucciso.
I445 Uno degli uomini di Maometto chiese cosa facesse ridere Allah. Maometto rispose: “Quando un guerriero si lancia in mezzo ai nemici senza armatura." L’uomo si tolse la maglia di ferro, afferrò la sua spada e si preparò ad attaccare [e venne ucciso].

I musulmani guadagnarono un grande coraggio dalla rivelazione di Maometto: non solo non temevano più la morte, ma addirittura le andavano incontro. Vincendo la battaglia, il bottino di guerra sarebbe stato loro, ma perdendola, avrebbero vinto il Paradiso.

La battaglia andò bene per i musulmani; il destino volle che una tempesta di sabbia scoppiasse proprio nel momento decisivo, colpendo i meccani dritto negli occhi. Secondo Maometto, erano gli angeli che soffiavano sabbia sul viso dei loro nemici. In questo modo i musulmani vinsero loro prima battaglia contro ogni previsione. Nonostante Maometto fosse uno stratega militare molto capace, la sua abilità in questo frangente fu riuscire a motivare i suoi seguaci e instillare in loro un coraggio suicida.

Dalla Sira:
I455 Mentre i corpi venivano trascinati al pozzo, uno dei musulmani vide all’interno il corpo di suo padre e disse: “Mio padre era un uomo virtuoso, saggio, gentile e di cultura. Speravo che diventasse un musulmano, ma è morto un Kaffir. La sua dimora sarà il fuoco dell’Inferno per sempre”. Prima dell'Islam, l'uccisione di parenti e fratelli tribali era stato proibito sin dalla notte dei tempi. Dopo l’Islam, i fratelli avrebbero ucciso i propri fratelli e i figli avrebbero ucciso i propri genitori per la causa di Allah: la Jihad.

Commenti dell’autore:

Anche se a questa battaglia presero parte solo qualche centinaio di soldati, fu probabilmente una delle battaglie più importanti della storia, poiché segnò il punto di svolta di una religione che oggigiorno riunisce più di 1 miliardo di persone.

I musulmani la conoscono benissimo, eppure gli occidentali continuano a ignorare questo evento. Gli uomini di Maometto iniziarono questa battaglia come un gruppo improvvisato di briganti, ma ne uscirono fuori come una forza politica potente. Il successo di Maometto fu notizia in tutta l’Arabia, dove le sue vittorie (e bottini di guerra) cominciarono ad attirare sempre più seguaci.

È importante sottolineare che Maometto aggiunse un altro caposaldo al suo nuovo sistema di Jihad. Introducendo il concetto di martirio nella sua religione (o movimento/ politico) è riuscito a ispirare nei suoi seguaci un coraggio suicida. Questo è un enorme vantaggio per qualsiasi forza combattente, in particolare per una che può sostituire i guerrieri caduti così rapidamente come l'Islam.

 Maometto capì chiaramente il vantaggio di tutto ciò, e buona parte dei suoi insegnamenti da questo punto in poi sarebbe stata tessuta intorno all'importanza del martirio. Parlò varie volte delle ricompense che attendono i martiri nell’aldilà, dei premi che eclissano qualsiasi cosa un normale musulmano possa desiderare. Nel paradiso islamico esistono diversi livelli, e la differenza tra uno e l’altro può essere così grande come la differenza tra la terra e il primo livello. Gli shahid (martiri) vanno direttamente al livello più alto.

Regole della Jihad:


1)                                      Ispirare nei tuoi seguaci un fanatico coraggio suicida.

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