sabato 6 agosto 2016

32 Maometto: l’ultima parte

I musulmani sono esseri umani come tutti gli altri. Possiamo tutti diventare musulmani semplicemente pronunciando per tre volte in arabo la dichiarazione di fede. L'Islam non è, tuttavia, costituito da un solo essere umano e non è neppure una semplice religione. Si tratta piuttosto un sistema. Un sistema che è stato progettato da Maometto e, in misura minore, dai suoi primi seguaci, per conquistare il mondo, se necessario con la forza.

Se realizzato, tutte le altre culture sarebbero distrutte e sostituite da una monocultura islamica. Se questa valutazione fosse anche solo in parte corretta, dovremmo per lo meno tenere una discussione informata e molto seria sulle implicazioni che nascono dal potere islamico crescente.

Anche se questa idea può sembrare inverosimile, in primo luogo sappiamo già che è del tutto coerente con gli obiettivi dell'Islam, chiaramente indicati nella dottrina islamica. In secondo luogo, anche con uno sguardo superficiale sull’influenza islamica oggi è possibile vedere tutti i risultati che ci si aspetterebbe nel caso in cui un tale piano fosse in vigore. Ricordatevi che quanto è stato trattato finora in questo libro è solo la punta di un iceberg.

Ad esempio, quante persone hanno sentito parlare di una ZUS? Credo non molti. ZUS (Zone Urbaines Sensibles, o zone urbane sensibili) è l'acronimo piuttosto anonimo adottato dal governo francese per definire una zona in Francia sotto controllo islamico41. I non musulmani entrano in queste aree a loro rischio e pericolo. Sono off-limits non solo per i francesi, ma anche per la polizia e l’esercito.

Nella maggior parte di queste aree vige la rigida legge della Sharia. Nel 2006 il governo francese ha individuato 751 di queste aree, con una popolazione residente pari a circa l'8% della popolazione francese totale.

Si può trovare online l’elenco delle ZUS, completo di mappe stradali, a cura del governo francese42. In base a quanto sappiamo sulla demografia e sull'immigrazione musulmana, e come confermato dalle proiezioni del governo, si può essere sicuri che queste zone cresceranno in maniera esponenziale nei prossimi decenni.

Riflettiamo un attimo, l'8% della popolazione francese vive sotto l'occupazione di una potenza straniera e non vale nemmeno una menzione nella stampa. Sta chiaramente accadendo qualcosa di molto strano, che non si spiega con la versione ufficiale dei “poveri musulmani vittime dell’aggressione occidentale”.

Nessuno sa che cosa succederà in futuro, ma sembra che ci troviamo ad un punto di svolta tra due scenari, uno pessimista e uno ottimista.

Nel primo caso i musulmani continueranno ad aumentare in numero e potenza in tutto l’Occidente. Immigrazione e alti tassi di natalità significheranno aumento di potere politico finanziato dal denaro dell’Ummah globale. Ci sarà una diminuzione costante delle libertà, in particolare la libertà di parola e di religione.

Chi si opporrà apertamente a questo processo sarà vilipeso, perseguitato, minacciato e persino ucciso. La legge della Sharia rimpiazzerà stabilmente la legge laica occidentale e i non musulmani diventeranno impotenti vittime di discriminazioni sempre crescenti e verranno provati dei diritti civili.
I sporadici casi di resistenza a questo processo saranno affrontati con sommosse e punizioni casuali, seguiti da dure misure repressive del governo nei confronti dei responsabili delle violenze (i non musulmani). La fine è ovviamente una società islamica governata dalla legge della Sharia, con i non musulmani umiliati che vivono come dhimmi, pagando le imposte pro-capite ai musulmani.

Anche se non è politicamente corretto dirlo, è terrificante osservare che gran parte di tutto ciò sta accadendo proprio in questo momento e il resto si è già verificato molte volte nel corso della storia, cosicché è difficile affermare che non sia mai successo. È difficile dire quanto durerà questo processo, ma la mia stima migliore è che entro 30 anni le nostre società saranno irriconoscibili. Molti di noi saranno quindi ancora vivi per spiegare ai nipoti come abbiamo potuto permettere che accadesse.

Nello scenario ottimistico, le cose si svolgeranno in modo molto diverso. Le persone cominceranno a capire che cosa è veramente l'Islam. Educheranno se stessi e gli altri e inizierà un dibattito informato. I musulmani saranno tenuti a rispondere a domande difficili sulle loro credenze e non sarà data loro via libera in nome del politicamente corretto.

Quei musulmani che sosteranno o si impegneranno in una resistenza violenta a questo processo saranno imprigionati e/o deportati. Saranno ribaditi principi quali lo Stato di diritto, l'uguaglianza e la libertà di espressione: tutti i cittadini saranno tenuti a rispettarli.

I musulmani che vorranno mantenere la loro fede dovranno comprenderne le implicazioni e fornire garanzie assolute che essa non avrà conseguenze inaccettabili. La mia ipotesi è che la stragrande maggioranza respingerà gran parte, se non addirittura la totalità, degli insegnamenti dell'Islam, con gli ex musulmani fra i più accesi sostenitori di un divieto totale.

Solo una delle due opzioni è possibile. Quale avrà la meglio dipende in gran parte da voi. Essendo tra le poche persone che capiscono questo argomento ora avete una scelta. Potete ignorare queste informazioni e aspettare che qualcun altro faccia qualcosa al riguardo – non lo faranno – oppure fare pochi semplici passi per assicurarci che la seconda opzione sia quella che tutti noi vivremo.

Ciò significa, dopo aver finito questo libro, fare una piccola ricerca da soli – se ve la sentite – e condividere questo libro e la conoscenza che avete con il maggior numero possibile di persone. Nel prossimo capitolo spiego il modo migliore per farlo, ma siate consapevoli del fatto che ora il mondo dipende da voi e da chi vi circonda per educare e motivare gli altri. I nostri antenati hanno versato il loro sangue per darci la libertà; basta solo un piccolo sforzo per garantire che i nostri figli non perdano la libertà.

Un modo semplice per fare davvero un’enorme differenza è quello di lasciare una buona recensione di questo libro su Amazon.com. È molto importante dato che, come probabilmente sapete, molti guardano le recensioni prima di decidere se acquistare un libro. Vi prego di trovare il tempo di farlo.

Un’avvertenza prima di scrivere una recensione. Evitate di criticare l'Islam o i musulmani, capirete il perché nel prossimo capitolo. Commenti del tipo «Mi ha davvero aperto gli occhi» o «Questo libro è fantastico» sarebbero molto utili.

Vi chiederei anche di riflettere bene a quante stelle lasciare insieme alla recensione. Una media di cinque stelle su Amazon è il Santo Graal per assicurarsi la credibilità. Pochissimi libri la raggiungono e quelli che lo fanno spiccano fra le altre migliaia di libri. Basta un’unica recensione a quattro stelle per abbassare la media fino a 4.9. Questa differenza influenzerà la decisione di acquisto di migliaia di persone, quindi pensateci bene per favore prima di dare meno di cinque stelle.

Se volete fare di più, trovate l'indirizzo del vostro rappresentante eletto e trasmettetegli il libro. Inviatelo a chiunque pensiate possa essere utile, che si tratti di direttori di giornali, giudici, dirigenti scolastici o docenti universitari: più siamo, meglio è. (Nota bene: la maggior parte preferirà di gran lunga leggerlo stampato, non sul computer, ma contattatemi se volete riceverne una copia elettronica).

Se vi capita di imbattervi in un articolo sull'Islam in un giornale locale, registratevi alla sezione commenti per consigliare di comprare questo libro su Amazon o altri rivenditori; di solito i giornali principali non lo permettono.

Se avete preso in prestito questo libro, considerate l'acquisto di una copia (o due) da passare agli altri: aiuta in due modi. In primo luogo sempre più persone potranno leggerlo. In secondo luogo, farà salire questo libro nelle classifiche di Amazon, rendendolo molto più visibile al grande pubblico.

Se non siete d'accordo con quello che ho scritto, siete in buona compagnia: circa sei miliardi di anime la pensano come te. Una persona che però era d'accordo con me era un olandese di nome Theo Van Gogh, nipote del fratello minore di Vincent Van Gogh. Ha avuto il coraggio di girare un cortometraggio sull’Islam intitolato Submission, visibile su http://www.liveleak.com/ che ha smascherato, proprio come questo libro, alcune delle sue verità.

Ecco l'ultima foto disponibile di Theo Van Gogh, dopo essere stato colpito e poi brutalmente accoltellato a morte da un musulmano. Si può ancora vedere il pugnale conficcato nel petto.


Theo è solo una delle circa 270 milioni di persone che sono state uccise dalla Jihad negli ultimi 1400 anni (stima prudenziale)43. Nei dodici anni seguenti agli attentati dell'11 settembre 2001 ci sono stati più di 21 000 attacchi terroristici effettuati da musulmani44.

Non aspettatevi che questi attacchi finiscano nell’immediato senza che la verità su Maometto e sull'Islam non sia stata conosciuta.

Vi lascerò con una citazione di Winston Churchill. Si è creduto a lungo, prima della seconda guerra mondiale, che Hitler e il suo partito nazista fossero solo un gruppo di patrioti che volevano ristabilire l'orgoglio della Germania e rilanciare l’economia tedesca.

Churchill ignorò l'opinione comune chiamandoli totalitari pericolosi e fautori della supremazia di una razza. Fu deriso da tutti per queste sue preoccupazioni e additato come “guerrafondaio” (le parole fomentatore d'odio e nazifobico non erano state ancora inventate).

Oggi pochi sanno che in gioventù Churchill combatté contro i musulmani in Sudan. A quel tempo stavano cercando di annientare i cristiani nel sud del Paese (le cose non sono cambiate molto). Nelle sue memorie ha scritto quanto segue:
«Quanto sono terribili le maledizioni che il Maomettismo scaglia sui suoi seguaci! Oltre alla frenesia fanatica, pericolosa in un uomo come l’idrofobia [la rabbia] in un cane, c'è questa paurosa apatia fatalista. I suoi effetti sono evidenti in molti paesi. Abitudini miopi, sistemi trascurati di agricoltura, apatici metodi di commercio e l'insicurezza della proprietà privata esistono dovunque vivano o comandino i seguaci della regola del profeta. Una sensualità degradata priva questa vita della sua grazia e raffinatezza, la vita ultraterrena della sua dignità e santità.

Il fatto che per la legge maomettana ogni donna debba appartenere a un uomo come sua proprietà assoluta, sia lei una bambina, una moglie o una concubina, ritarda l’abolizione definitiva della schiavitù fino al giorno in cui la fede islamica avrà cessato di essere una grande potenza tra gli uomini. Singoli musulmani possono mostrare splendide qualità, ma l'influenza della religione paralizza lo sviluppo sociale di coloro che la seguono.

 Nel mondo non esistono forze retrograde più potenti. Lungi dall'essere moribondo, il Maomettismo è una fede militante che fa proseliti. Esso si è già diffuso in tutta l'Africa centrale, allevando ad ogni passo guerrieri impavidi; e se il cristianesimo non fosse protetto dalle forti braccia della scienza – la scienza contro la quale invano aveva lottato – la civiltà dell'Europa moderna potrebbe cadere, come cadde la civiltà dell'antica Roma.»45

Mi affliggeva il fatto che nessuno fosse d'accordo con quanto dicevo, ma non ci ho più pensato una volta che ho scoperto che Churchill era d'accordo con me.
Vi ringrazio per aver dedicato del tempo a leggere il libro fino a qui. Spero vi sia piaciuto, spero lo abbiate capito e spero vi sia venuto voglia di passarlo a tutti quelli che ritenete lo leggeranno, finché è ancora possibile farlo.

Un ultimo punto, continuo a pensare a come migliorare questo libro. Se farò dei grandi cambiamenti, come ad esempio interi nuovi capitoli, li pubblicherò sul mio blog all'indirizzo: http://thestoryofmohammed.blogspot.com.au/

Vi troverete anche i dettagli del mio prossimo libro, se ce ne sarà uno. Se volete essere avvertiti di questi aggiornamenti, inviate una mail a harryr@actforaustralia.com


41 http://www.danielpipes.org/blog/2006/11/the-751-no-go-zones-of-france
42 http://sig.ville.gouv.fr/Atlas/ZUS/
43 Centre for the Study of Political Islam
44 http://www.thereligionofpeace.com
45 Sir Winston Churchill (The River War, prima edizione, Vol. II, pp. 248-50 (London: Longmans, Green & Co., 1899)

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