sabato 27 agosto 2016

16 La Jihad continua


 Maometto si trovava ora a capo di una forza politica estremamente potente e iniziò ad attaccare e conquistare altre tribù intorno a Medina. Queste venivano obbligate a convertirsi all’Islam, pena l’uccisione dei loro membri e la vendita delle donne come schiave del sesso. A causa del suo potere, iniziava ad attirare sempre più seguaci. 

Alcuni erano attratti dal bottino di guerra, alcuni volevano essere dalla parte dei vincitori, e altri avevano paura di essere i prossimi.
L’hadith di Bukhari documenta uno dei problemi che gli uomini di Maometto affrontavano in questo momento con i prigionieri di sesso femminile, e la risposta di Maometto.

B5,59,459 Entrando nella moschea, Ibn Muhairiz vide Abu Said e gli chiese se il coito interrotto era stato santificato da Allah. Abu Said rispose: “Quando abbiamo accompagnato Maometto alla battaglia di Banu Al-Mustaliq, siamo stati premiati con dei prigionieri arabi, tra cui diverse donne, molto ricercate perché il celibato era diventato difficile da sopportare. Avevamo pensato di praticare il coito interrotto, ma sentivo che avremmo dovuto prima chiedere istruzioni a Maometto. (lasciare le donne gravide non era auspicabile, dato che questo diminuiva il loro valore sul mercato) Tuttavia, Maometto disse: “È meglio non interrompere la copulazione per prevenire una gravidanza, perché se un’anima è predestinata a esistere, allora esisterà”.

A parte l’ovvia disumanità che suppone sostenere la cattura di prigionieri e il successivo stupro delle schiave, l’aspetto interessante qui è l'insistenza di Maometto sulla predestinazione. I musulmani spesso usano la frase "inshallah", che si traduce come "Dio (Allah) vuole." In altre parole, non accadrà nulla, a meno che Allah non l’abbia già deciso.

 Questo potrebbe non sembrare così importante, ma in realtà ha un enorme impatto sulla società islamiche. Dal momento che i musulmani credono che non saranno uccisi a meno che non sia la volontà di Allah, allora non ha senso preoccuparsi di essere uccisi. Questo rende i musulmani immensamente coraggiosi in battaglia rispetto ai non musulmani. Il lato negativo è che li rende anche molto pigri e improduttivi in tempo di pace. Perché lottare per migliorare le cose quando non si crede che possano migliorare a meno che Allah lo voglia? Questa è la scusa perfetta nelle società islamiche: “Perché non hai fatto il lavoro che ti ho assegnato?”

“Evidentemente non era la volontà di Allah!”
“Perché non ti sei presentato al lavoro la scorsa settimana?” “Così ha voluto Allah”.
A Maometto non interessava che i suoi seguaci producessero qualcosa, era interessato solo alle conquiste e a finanziare la sua società tramite i bottini di guerra. E plasmò abilmente la cultura islamica per servire questo scopo.

Quando gli studiosi esaminano l’arretratezza e la povertà nei paesi islamici oggi, la tendenza è dare la colpa all’aggressione e allo sfruttamento da parte dell'Occidente. Data la natura quasi universale di questi problemi nelle società islamiche, dovremmo sicuramente analizzare l'impatto degli insegnamenti islamici sul progresso umano in queste società.

Il trattato di al Hudaybiya

Maometto decise di fare un pellegrinaggio alla Mecca, ma i meccani non gli permisero di entrare in città, anche se veniva in pace.
Dalla Sira:
I747 I meccani mandarono un uomo allesterno per raggiungere un accordo con Maometto. Umar era furioso perché Maometto avrebbe fatto un trattato con i non musulmani, e questo era umiliante per l'Islam. Ma Maometto gli disse che Allah non avrebbe permesso la loro sconfitta, la vittoria sarebbe stata loro. Doveva essere paziente.

Così arrivarono a un accordo secondo il quale si sarebbe sospesa la guerra per un periodo di dieci anni, sarebbero cessate le ostilità e non si sarebbe potuto convertire nessun bambino all'Islam senza il permesso di un tutore. In cambio, i musulmani sarebbero potuti tornare alla Mecca l’anno successivo e rimanerci per tre giorni, anche se non sarebbero potuti restare l’anno della firma dell’accordo.


Quando Maometto sanciva una pace, non era mai per amore della pace. Era semplicemente una decisione strategica per aspettare fino a quando non sarebbe stato più forte. La pazienza era uno dei maggiori vantaggi nel suo tentativo di conquistare il mondo e rimane tutt’oggi la pietra angolare della strategia islamica. Possiamo paragonare questo con il modo in cui Hitler incautamente attaccò la Russia mentre allo stesso tempo cercava di conquistare la Gran Bretagna, rischiando di perdere quasi tutto il suo esercito. Maometto non avrebbe fatto il passo più lungo della gamba, e non sarebbe andato avanti senza prima essere sicuro dei suoi movimenti.

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