Maometto si
trovava ora a capo di una forza politica estremamente potente e iniziò ad
attaccare e conquistare altre tribù intorno a Medina. Queste venivano obbligate
a convertirsi all’Islam, pena l’uccisione dei loro membri e la vendita delle
donne come schiave del sesso. A causa del suo potere, iniziava ad attirare
sempre più seguaci.
Alcuni erano attratti dal bottino di guerra, alcuni
volevano essere dalla parte dei vincitori, e altri avevano paura di essere i
prossimi.
L’hadith di Bukhari documenta uno dei problemi che gli
uomini di Maometto affrontavano in questo momento con i prigionieri di sesso
femminile, e la risposta di Maometto.
B5,59,459
Entrando nella moschea, Ibn Muhairiz vide Abu Said e gli chiese se il coito
interrotto era stato santificato da Allah. Abu Said rispose: “Quando abbiamo
accompagnato Maometto alla battaglia di Banu Al-Mustaliq, siamo stati premiati
con dei prigionieri arabi, tra cui diverse donne, molto ricercate perché il
celibato era diventato difficile da sopportare. Avevamo pensato di praticare il
coito interrotto, ma sentivo che avremmo dovuto prima chiedere istruzioni a
Maometto. (lasciare le donne gravide non era auspicabile, dato che questo
diminuiva il loro valore sul mercato) Tuttavia, Maometto disse: “È meglio non
interrompere la copulazione per prevenire una gravidanza, perché se un’anima è
predestinata a esistere, allora esisterà”.
A parte l’ovvia
disumanità che suppone sostenere la cattura di prigionieri e il successivo
stupro delle schiave, l’aspetto interessante qui è l'insistenza di Maometto
sulla predestinazione. I musulmani spesso usano la frase "inshallah",
che si traduce come "Dio (Allah) vuole." In altre parole, non accadrà
nulla, a meno che Allah non l’abbia già deciso.
Questo potrebbe non sembrare
così importante, ma in realtà ha un enorme impatto sulla società islamiche. Dal
momento che i musulmani credono che non saranno uccisi a meno che non sia la
volontà di Allah, allora non ha senso preoccuparsi di essere uccisi. Questo
rende i musulmani immensamente coraggiosi in battaglia rispetto ai non
musulmani. Il lato negativo è che li rende anche molto pigri e improduttivi in
tempo di pace. Perché lottare per migliorare le cose quando non si crede che
possano migliorare a meno che Allah lo voglia? Questa è la scusa perfetta nelle
società islamiche: “Perché non hai fatto il lavoro che ti ho assegnato?”
“Evidentemente non era la volontà
di Allah!”
“Perché non ti sei presentato al
lavoro la scorsa settimana?” “Così ha voluto Allah”.
A Maometto non
interessava che i suoi seguaci producessero qualcosa, era interessato solo alle
conquiste e a finanziare la sua società tramite i bottini di guerra. E plasmò
abilmente la cultura islamica per servire questo scopo.
Quando gli studiosi
esaminano l’arretratezza e la povertà nei paesi islamici oggi, la tendenza è
dare la colpa all’aggressione e allo sfruttamento da parte dell'Occidente. Data
la natura quasi universale di questi problemi nelle società islamiche, dovremmo
sicuramente analizzare l'impatto degli insegnamenti islamici sul progresso
umano in queste società.
Il trattato di al Hudaybiya
Maometto decise di fare un pellegrinaggio alla Mecca, ma i meccani non
gli permisero di entrare in città, anche se veniva in pace.
Dalla Sira:
I747 I meccani mandarono un
uomo all’esterno per raggiungere un accordo con
Maometto. Umar era furioso perché Maometto avrebbe fatto un
trattato con i non musulmani, e questo era umiliante per l'Islam. Ma Maometto
gli disse che Allah non avrebbe permesso la loro sconfitta, la vittoria sarebbe
stata loro. Doveva essere paziente.
Così arrivarono a
un accordo secondo il quale si sarebbe sospesa la guerra per un periodo di
dieci anni, sarebbero cessate le ostilità e non si sarebbe potuto convertire
nessun bambino all'Islam senza il permesso di un tutore. In cambio, i musulmani
sarebbero potuti tornare alla Mecca l’anno successivo e rimanerci per tre
giorni, anche se non sarebbero potuti restare l’anno della firma dell’accordo.
Quando Maometto
sanciva una pace, non era mai per amore della pace. Era semplicemente una
decisione strategica per aspettare fino a quando non sarebbe stato più forte.
La pazienza era uno dei maggiori vantaggi nel suo tentativo di conquistare il
mondo e rimane tutt’oggi la pietra angolare della strategia islamica. Possiamo
paragonare questo con il modo in cui Hitler incautamente attaccò la Russia mentre
allo stesso tempo cercava di conquistare la Gran Bretagna, rischiando di
perdere quasi tutto il suo esercito. Maometto non avrebbe fatto il passo più
lungo della gamba, e non sarebbe andato avanti senza prima essere sicuro dei
suoi movimenti.
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